Paola Rossi è la fondatrice di Matrimoni a New York, realtà specializzata nell’organizzazione di matrimoni da sogno nella Grande Mela. Originaria di Milano, Paola si è trasferita a New York seguendo il marito e ha trasformato la sua passione per l’organizzazione e la comunicazione in una nuova professione. Dopo anni di esperienza in banca, ha scelto di reinventarsi come wedding planner, dando vita a un’attività che unisce cura per i dettagli e passione.
Grazie alla sua empatia, Paola accompagna ogni coppia in un percorso personalizzato, trasformando ogni cerimonia in un momento unico e indimenticabile.
Da Milano a New York: quando hai capito che la Grande Mela sarebbe diventata casa?
Mi sono trasferita a New York nel 2011, quattordici anni fa, seguendo un’opportunità che ha cambiato la nostra vita. Mio marito, che allora lavorava per una banca americana, aveva ricevuto una proposta per spostarsi qui, e così abbiamo deciso di partire. Anche io lavoravo nel settore bancario da diversi anni e, con nostro figlio che all’epoca aveva appena quattro anni, siamo arrivati con l’idea di fermarci solo per un paio d’anni.
Ma il tempo passava e la città cominciava a conquistarci: abbiamo prorogato di altri due anni, fino a quando ci è stata offerta la possibilità di restare. È stato un momento di svolta. A quel punto, con radici ormai sempre più profonde qui e un senso di appartenenza che cresceva ogni giorno, abbiamo scelto di restare. New York non era più solo una tappa della nostra vita: era diventata casa.
Dal lavoro in banca all’organizzazione di matrimoni: com’è nata questa nuova avventura?
In realtà, l’idea è sbocciata quasi subito dopo il trasferimento. Sentivo il bisogno di qualcosa di completamente diverso. Ho iniziato a guardarmi intorno, cercando un modo per reinventarmi sfruttando quello che avevo: l’italiano, naturalmente, e le mie innate capacità organizzative. Volevo anche lavorare con persone felici, con chi arrivava a New York carico di sogni, entusiasmo, voglia di celebrare qualcosa di bello. Ma, più di tutto, desideravo cambiare vita. È stato come se tutto si fosse allineato da sé. Le idee prendevano forma con naturalezza, come se avessi trovato finalmente il mio posto. Ho iniziato cercando collaboratori italiani o bilingue, persone che sapessero capire non solo la lingua ma anche l’emozione dietro a un evento così speciale. Ho cominciato a costruire pacchetti, per matrimoni al comune o per cerimonie più intime e personalizzate in location iconiche come Central Park.
All’inizio collaboravo con un’agenzia che proponeva esperienze a New York: avevo una piccola sezione dedicata ai matrimoni. Poi, quando ho capito che non era solo un esperimento ma una nuova strada, ho aperto la mia società e il mio sito. Non avevo mai fatto la wedding planner prima: ho imparato tutto da zero, giorno dopo giorno, evento dopo evento. La parte che amo di più? Creare momenti felici che restano impressi nella memoria di chi si affida a me.
Qual è il target di clientela che si rivolge a te?
Il mio pubblico principale è composto da italiani che vivono in Italia e sognano un matrimonio a New York, un matrimonio diverso, lontano dalle convenzioni tradizionali. Sono spesso cerimonie intime, con pochi invitati, oppure celebrazioni ancora più raccolte: solo gli sposi, magari insieme ai figli. Molti sono coppie che desiderano vivere il loro giorno speciale con semplicità e autenticità. Altri invece cercano un’esperienza unica, da unire a una luna di miele da sogno: restando qui a New York, proseguendo verso i Caraibi o partendo per un viaggio on-the-road negli Stati Uniti. Ogni coppia porta con sé una storia diversa, ed è questo che rende il mio lavoro così appassionante: c’è chi vuole una cerimonia simbolica tra i grattacieli, chi sogna di scambiarsi le promesse tra i colori di Central Park, chi desidera un tocco d’America senza rinunciare all’eleganza e al calore italiano.
Un aspetto importante del mio servizio è che i matrimoni che organizzo sono registrati regolarmente anche in Italia tramite il consolato: una volta tornati, gli sposi sono ufficialmente marito e moglie anche nel loro paese d’origine. A volte mi contattano anche italiani che già vivono negli Stati Uniti o coppie miste, ma la base rimane sempre la stessa: mantenere un forte legame con l’Italia e vivere allo stesso tempo un’esperienza unica.
Quanto è stata importante la comunità italiana per te?
La comunità italiana ha giocato un ruolo fondamentale fin dall’inizio. Quando ho deciso di intraprendere questa nuova strada, ho cominciato a cercare collaboratori e partner online, ma è stato il passaparola, soprattutto all’interno della nostra comunità, a darmi quella spinta in più. Per me, lavorare con altri italiani è qualcosa di speciale: condividere la stessa lingua, la stessa cultura, quella sensibilità che solo chi vive a New York può capire, rende ogni progetto più autentico e gratificante. Mi piace anche il fatto che, attraverso il mio lavoro, posso dare opportunità a persone davvero capaci che, come me, hanno fatto della resilienza e della passione un motore per arrivare fino a qui. La comunità italiana è forte, e viverci dentro mi ha dato la possibilità di costruire un team che è praticamente la mia famiglia americana. Con alcuni dei miei collaboratori, ci conosciamo da quando tutto è iniziato, e vedere quanto siamo cresciuti insieme è una soddisfazione immensa. Vivere a New York è stata per noi, davvero, un’esperienza che ha segnato ogni aspetto delle nostre vite. Una sfida, ma anche un’opportunità unica di crescere, come individui e come famiglia.
È sicuramente una storia di grande cambiamento. Come vedi il futuro del tuo business?
È stato un enorme cambiamento, un viaggio che ha richiesto tanto coraggio e la volontà di mettersi in gioco in un contesto nuovo e pieno di incognite. Ma, come dico sempre, se hai una buona idea e la determinazione di farcela, New York ti offre opportunità che altre città non ti darebbero mai. È una città che ti sfida a crescere, che ti spinge a superare i tuoi limiti e, se hai la forza di resistere, ti restituisce tanto. Non è un luogo per i deboli, ma se hai la giusta mentalità, la città ti ripaga. Nel futuro, ho l’ambizione di espandermi ulteriormente, esplorando nuovi orizzonti legati sempre al mondo dell’organizzazione di eventi, ma andando oltre il matrimonio. Voglio creare eventi che spaziano dalle cerimonie più intime a eventi aziendali, lanci di prodotto, feste private… insomma, qualunque occasione che meriti di essere celebrata con stile e originalità. Se guardo alla mia vita prima di arrivare a New York, mi sembra di parlare di un altro mondo. La città ti cambia in ogni aspetto: sia nel lavoro che nella vita personale. Non è solo l’opportunità professionale che ti offre, ma proprio la forza di adattarti, di reinventarti ogni giorno. Naturalmente, all’inizio sono stata fortunata ad avere il supporto di mio marito, il cui lavoro mi ha dato una stabilità fondamentale. Ma, alla fine, quello che mi ha davvero permesso di realizzare il mio sogno è stata la determinazione e la capacità di cogliere le occasioni che questa città offre a chi ha voglia di mettersi in gioco.
Cosa rende speciale l’esperienza per le coppie che si affidano a te?
La mia missione è molto chiara: far felici i clienti, soddisfare ogni loro desiderio e coccolarli quanto più possibile. Quando arrivano qui, devono sentirsi liberi di rilassarsi, di godersi la vacanza. Perché, alla fine, è anche questo che offro: una pausa nella frenesia della vita quotidiana. Il matrimonio è il culmine di un’esperienza speciale, ma non è solo il giorno del sì a fare la differenza. È l’intero viaggio, il percorso che accompagna la coppia in ogni momento, che deve essere piacevole e senza stress. Lavoro con un team che condivide questo stesso spirito. La collaborazione tra noi è armoniosa e fluida, ed è proprio questo che rende l’atmosfera così speciale. Quando gli sposi ci scelgono, si sentono accolti, circondati da persone che partecipano sinceramente alla loro felicità. In un momento così delicato ed emozionante della loro vita, sapere che intorno a loro ci sono professionisti che non solo fanno il loro lavoro, ma che partecipano alla gioia del giorno, rende tutto ancora più magico. La cosa che mi soddisfa di più è vedere che le persone siano felici, che siano soddisfatte dell’esperienza vissuta qui. Questo è il mio traguardo, ciò che mi dà gioia: sapere che hanno vissuto qualcosa di unico, che ricorderanno per sempre. E non si tratta solo dei matrimoni. Alcune coppie sono tornate a rinnovare i voti, magari dopo due o cinque anni, e questo mi emoziona ogni volta. Questi rapporti che si trasformano in legami duraturi, che vanno oltre il giorno del matrimonio, sono una delle soddisfazioni più grandi.
Mi scrivono ancora, ci scambiamo auguri, ci sentiamo. È bellissimo, perché significa che, in qualche modo, sono riuscita a lasciare un segno nella loro vita. Ho contribuito a rendere speciale un momento che, per loro, è stato fondamentale… e di conseguenza, lo è anche per me.
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